Lo sport coaching ci insegna come sia fondamentale sfruttare la mente per vincere nello sport.
La mente è un grande acceleratore di risultati. Se si conoscono i suoi meccanismi e si impara a sfruttarli, come insegna lo sport coach nelle sedute con l’atleta, quello che spesso rappresenta un freno, si trasforma in un vero e proprio turbo per migliorare le prestazioni sportive.
L’atleta che vuole incominciare, o continuare a vincere, deve imparare a gestire i suoi stati d’animo, le sue paure, la sconfitta ed anche la vittoria.
Molto spesso, infatti, quando i risultati non arrivano, l’atleta tende a perdere la motivazione, che è l’ elemento fondamentale per vincere. Incomincia a focalizzarsi sulle cose che non vanno, non riuscendo a cogliere invece quei segnali positivi di ripresa, che ci sono sempre, se si sa guardare.
Così facendo, continuando a rimuginare sopra le cose che non vanno, continua a costruire nella mente una sua immagine di atleta perdente, e così facendo non crea certo le migliori condizioni per migliorare le sue prestazioni sportive.
Cosa che invece i vincenti sanno fare bene. Il vincente si focalizza sempre sulle cose positive e si attacca a quelle per avviare la ripresa verso i nuovi successi, e non si abbatte se le cose non arrivano subito.
Questo è esattamente quello che ci ha insegnato Nadia FANCHINI, che dopo un terribile infortunio a Saint Moritz nel 2010, che l’ha bloccata per tre anni, ha saputo dare la sua zampata, vincendo la medaglia d’argento ai Mondiali di Schladming, nella discesa libera femminile, a soli 16 centesimi dalla francese Marion ROLLAND.
Non serve allenarsi tecnicamente se non ci si prepara anche fisicamente. Allo stesso modo non serve allenarsi tecnicamente e fisicamente se non si dedica grande attenzione all’allenamento mentale.
Infatti, a parità di capacità tecniche e preparazione fisica, quello che fa la differenza per vincere è l’atteggiamento mentale.
Ci sono atleti che, a causa della difficoltà di gestire i loro stati d’animo, sono ansiosi prima della partenza, con le mani sudate nei guanti e con il respiro affannato. Altri, quando arrivano al cancelletto di partenza, vedono annebbiarsi la vista. Altri, a furia di preoccuparsi di come andranno male in gara, non riescono a finire una manche.
Il supporto dello sport coach nello sci alpino, è fondamentale per migliorare le prestazioni sportive dell’atleta; creando le giuste condizioni psichiche, grazie a specifiche sessioni di allenamento mentale, l’atleta si prepara alle gare in modo ottimale per sprigionare tutte le sue potenzialità.
Il coach non sostituisce l’allenatore o il preparatore atletico, ma fa quello che sa fare bene, il preparatore mentale dell’atleta. E dalla sinergia tra l’allenatore e lo sport coach possono arrivare quei risultati tanto attesi.
Nadia ci ha insegnato quanto sia importante nello sport, come nella vita, essere costanti e continuare a perseguire i propri obiettivi.
Fino a qualche giorno fa, avevamo visto sovente Nadia piangere perché le cose non andavano come voleva, ma lei ha saputo raccogliere tutte le forze e sprigionarle al momento giusto: “Non ci credevo quasi più, ho dato il massimo e ci ho messo il cuore. Potevo forse andare più forte nel finale, potevo magari limare un po’ le linee. Ma sono comunque soddisfattissima. Lo sport insegna che non bisogna mai mollare”.
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